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La "ribalta" degli "Amici di Zinviè" inizia nel 1986 col tentativo di mettere in scena delle brevi parodie di storie famose. Il primo "spettacolo" consisteva in una messa in scena in cinque quadri della storia de "I promessi sposi". La recita in sé durava venti minuti ed era accompagnato dal documentario delle durata di un'ora. Per due serate del febbraio 1986 gli "Amici di Zinviè" animarono il Liceo Casnati di Como raccogliendo un discreto pubblico. Il gruppo intanto si era allargato, accogliendo quanti, tra amici e conoscenti, si erano resi disponibili a mettersi in gioco e a rischiare di perdere la faccia su un palcoscenico. Quasi tutti gli "attori" erano infatti alle prime armi e la stessa Mariella che scrisse il testo dello spettacolo si cimentava per la prima volta con una impresa del genere. Lo stile però, anche in questa prima recita, era già chiaro: una comicità che sdrammatizza il dramma colorandolo di musiche e colori. Nei mesi successivi il copione viene rivisto e ampliato, vengono aggiunte varie scenette divertenti, lo spettacolo assume nuove forma e viene nuovamente messo in scena con successo; è qui che si comprende che sì, forse è davvero questa la strada da percorrere! Una "carrellata" di fantasia Negli anni il numero di serate è cresciuto fino ad arrivare alle attuali quattordici/quindici, sempre naturalmente presso il "Teatro Nuovo di Rebbio" in Como. Le storie? Sempre frutto di ispirazione "folgorante". Non c'è un binario prestabilito, si passa da drammi a storie note della letteratura italiana e straniera, da fiabe a fatti storici, vicende di quei personaggi che comunemente la gente conosce, magari solo di nome. Il tutto naturalmente rivisto in chiave umoristica, "liberamente tratto e interpretato dagli "Amici di Zinviè" che seguendo il copione o usando capacità di improvvisazione anche inaspettate, impreziosiscono la trama di battute e risate, canti e balli. Nel dicembre 1987 è la volta di "Torna a casa Ulisse", tratto dall'Odissea. L'anno seguente viene messo in scena "Biancaneve e i sette nani" dando inizio anche alla alternanza tra drammi, storie e fiabe. Una bella Biancaneve era circondata da tanti nanetti dalla caratteristiche eccentriche che vagavano per il palco consumandosi le ginocchia! Nel 1989 è pronta invece la "La divina commedia", spettacolo in cui gli Amici di Zinviè e Dante conducono il pubblico a spasso tra gironi e schiere di ogni genere. Tocca poi a "Pinocchio", nel 1990, far sognare grandi e piccini con la sua esuberanza: anche le favole più tradizionali, passando tra le mani di Mariella, sanno stupire. Nel 1991 sul palco del "Teatro Nuovo di Rebbio" compare un balcone, e al balcone una dolce Giulietta innamorata del suo Romeo; ed è ancora un dramma… sdrammatizzato! Shakespeare la fa ancora da padrone l'anno seguente poiché a calcare il palcoscenico è una certa Caterina, "La bisbetica domata" ma non prima di numerose peripezie, tra canti, danze e personaggi inattesi. Si riprende poi il filone epico nel 1993 con "La guerra di Troia", che vede improbabili divinità schierarsi tra Ateniesi e Troiani con risultati piuttosto discutibili. L'attività teatrale del gruppo resta sospesa per due stagioni poiché gli Amici di Zinviè sono colpiti dalla grave perdita di Eve, fondatore della preziosa attività missionario-teatrale. Non s'interrompono però gli aiuti alle missioni, tutti gli impegni sono Provvidenzialmente portati a termine anche senza teatro. Il 1996 è l'anno della grande ripresa con la messa in scena di ben due nuovi spettacoli. A maggio la caparbietà di Rossella in "Via col vento" invade il teatro e a settembre iniziano le prove per "Sette spose per sette fratelli", portato in scena prima di Natale, naturalmente ripreso dal musical originale ma arricchito da "intarsi dialettali" e "decorazioni colorite". Gli Amici di Zinviè accompagnano poi il loro pubblico a respirare un po' di aria fresca nella foresta di Sherwood dell'amico "Robin Hood" e dei suoi fedeli compagni. Il 1998 è ricordato da molti come "l'anno della svolta": sulla scia del successo milanese anche il gruppo di Zinviè decide di misurarsi con il famoso musical americano e così si adottano brillantina e pom-pom per "Grease". È da questa edizione che iniziano a inserirsi balletti di gruppo, anche di una certa complessità, per non essere da meno al caro Jon Travolta, e anche su questo fronte i risultati sono incoraggianti. Solo scenograficamente invece il gruppo affronta, nel successivo dicembre, un "naufragio coi fiocchi", anzi, tra i ghiacci. Il nuovo spettacolo è infatti "S.O.S. di salvi chi può" ossia la tragedia de "Il Titanic", ricco di effetti speciali da far invidia al colossal della Paramount e con attori che invece non hanno nulla da invidiare ad una Kate Winslet e ad un Leonardo Di Caprio. Nel 2000 si fa ritorno in patria con una parodia ruspante e genuina creata da zero da Mariella, un'opera inedita. Unica "fonte" il manuale di storia. Si tratta di "Tutta colpa della lupa", uno spettacolo che ripercorre tappe importanti della storia dell'antica Roma, analizzandone i tratti più esilaranti e goliardici, come il ratto delle Sabine o la società dei magnaccioni. Si può dire invece che nel 2001 gli Amici di Zinviè abbiano proprio "recitato da cani": "La carca dei 101" imponeva di farlo e così, con tanto di costumi a macchie e andamento a quattro zampe, la fiaba prende vita. A distanza di due anni i teatranti si ritrovano ancora per mare; proprio non gli era andata giù di non aver raggiunto le coste d'america con lo sfortunato transatlantico e così nel 2002 Mariella e Luciano affidano le sorti dell'allegra compagnia a tre antiche ma affidabili caravelle, la Nina, la Pinta e la Santa Maria. È "1492: la scoperta" ossia lo spettacolo che racconta l'avventura di "Cristoforo Colombo" e… delle sue ciurme. Giusto il tempo di rimettere i piedi a terra ed ecco che si ricomincia sognare, salpando con la fantasia per il mondo delle fiabe grazie a "Cenerentola". Storia resa nota da libri e cartoni animati ma raramente vista in teatro: ci pensano gli Amici di Zinviè che non fanno mancare una bella Cenerella e una smemorata Fata Smemorina, una perfida matrigna e due sorellastre invidiose, gli abitanti della reggia e naturalmente uno stuolo di piccoli amici: i topolini, il gatto Lucifero e un pettirosso impertinente, capace di svolazzare a mezz'aria sul palco grazie all'ingegno degli attrezzisti. Ancora "effetti speciali" anche nel 2004 con "Il giro del mondo in ottanta giorni", in cui abbiamo potuto volare su una variopinta mongolfiera con Mr. Fog e Passpartout e insieme a loro rincorrere il sogno di girare tutto il globo toccando i più svariati paesi. Probabilmente affascinate dalla tappa in oriente, le menti creative dei nostri scrittori di Zinviè, hanno scelto per il 2005 di portare in scena tre fiabe tratte da "Le mille una notte". Così tra lampade magiche che esalano Geni, perfidi mantelli e anelli fatati si può anche ritrovare un Alì Babà emigrato in Val Cavargna! Stranezze e stravaganze che sono nelle corde degli Amici di Zinviè, capaci di stupire il proprio pubblico anche dopo vent'anni. Un ritorno alla storia ma questa volta alla storia sacra l'abbiamo nel 2006 con "Non solo Genesi": un escursus piuttosto origina le tra i capitoli più noti dell'Antico Testamento, iniziando da Adamo ed Eva fino a riscoprire patriarchi quali Noè e Mosè. L'edizione del dicembre 2007 è stata ingentilita da quattro "Piccole donne": quattro amiche, quattro stili che sono andati affermandosi nel corso dello spettacolo, tra una mamma dialettal-francofona e un papà pieno di tic. L'epilogo? Naturalmente un happy end con sposalizio collettivo! "Cuore" di Edmondo De Amici(s) di Zinviè è stato il testo rivisto per l'inverno 2008, come al solito stravolto per tuffarsi in una scuola multietnica e pluridialettale in cui una frizzante maestra non mancava di narrare racconti mensili del tutto inattesi… le pagelle non sono state delle migliori ma l'allegria non è mancata! Il 2009 è stato il turno di "Zorro" che con la propria abilità è riuscito a salvare il pueblo dalle grinfie dell’Alcalde e dell’impacciato Sergente Garcia. Certo, il nostro eroe non ce l’avrebbe mai fatta senza l'aiuto della mitica “Zia di Zorro”! Nel 2010 siamo tutti andati a caccia del tesoro con Jim, Long John Silver e gli altri protagonisti de "L’isola del tesoro", il famoso romanzo di Stevenson rivisto e corretto con qualche aggiunta di personaggi inediti... avventura che ci ha portato a toccare paesi lontani, bellezze caraibiche e isole molto particolari, come un'Isola dei famosi del tutto originale! Nel 2011 abbiamo seguito le peripezie di una suora canterina e ballerina che risponde al nome di "Sister Act"! Nel 2012 ci siamo ammalati tutti con "Le febbri del sabato sera" e nel 2013 ci siamo fatti coinvolgere dalla bellissima storia d'amore de "La Bella e la Bestia"! Nel 2014 è stato "Le avventure del Conte di Montecristo" ad accompagnarci fino a Natale, tra avventure e intrighi, ma con un immancabile lieto fine. E in questo 2015? Siamo in scena con un classico del musical, divenuto anche un film Disney di grande successo, che ha compiuto di recente 50 anni: "E ora… Tutti insieme appassionatamente". Cosa succede quando a casa di un comandante di marina rimasto vedovo, con 8 figli "militarizzati", dispettosi e divertenti, arriva una istitutrice improvvisata con la passione per la musica? Venite in teatro a scoprirlo con noi! A partire dal 1990 il gruppo teatrale ha aumentato i suoi appuntamenti annuali al "Teatro Nuovo" di Rebbio inserendo nel mese di maggio le ormai abituali quattro serate di replica di uno spettacolo già svolto negli anni passati (in genere mantenendo sempre uno stacco di cinque sei anni). Ogni occasione è preziosa per raccogliere fondi per i fratelli più poveri e sostenere le missioni. |