: le nostre opere : obiettivo Africa |
«I cieli azzurri, il sole, la vegetazione fitta e rigogliosa, le piste di terra rossa che per chilometri si snodano tra villaggi e foresta… tutto questo colpisce dell'Africa. Al passaggio della jeep si alza un polverone finissimo e rosso che si insinua ovunque. La gola è secca e nemmeno un sorso d'acqua riesce a togliere quella sensazione di impastato. Il viso e le braccia assumono un colore rossastro. È l'Africa che entra in te, che ti avvolge come un velo leggero, che ti ricorda le tue origini: siamo polvere!» (S.T.) |
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Il gruppo degli Amici di Zinviè ha iniziato le sue attività missionarie nel 1985 con i primi otto milioni di lire raccolti attraverso una lotteria e donati alla missione di Zinviè. Il 7 gennaio 1986 una jeep era il dono prezioso che raggiungeva la stessa, guidata da Eve e Franco, per divenire il mezzo di trasporto di Suor Camilla, Suor Scolastica, Suor Lina e Suor Rosa. Da lì partì un "sì" interminabile che da vent'anni gli Amici di Zinviè pronunciano per poi realizzare le loro opere di beneficenza. La prima, di grandi dimensioni, è la Maternità di Seje, in Benin, realizzata nel 1986. Nello stesso stato africano furono realizzati nei tre anni successivi il dispensario di Zunto, il dispensario di Seje e l'orfanotrofio di Abomey rispettivamente frutto dei proventi degli spettacoli teatrali "Torna a casa Ulisse", "Biancaneve e i sette nani" e la "Divina Commedia". Il dramma di "Giulietta e Romeo" consente nel 1991 di erigere e mettere in attività il dispensario di Kupela, prima opera missionaria del gruppo in Burkina Faso. Nel 1992 invece, con l'aiuto di Shakespeare e de "La bisbetica domata" viene costruito un asilo in Ghana, tramite il contatto con Padre Gianni, missionario comboniano. Sempre una scuola materna è creata l'anno seguente nella missine "casa base": è l'asilo di Zinviè, interamente decorato da una persona del gruppo e luogo a cui ogni anno la visita è d'obbligo. Successivamente al 2000 si realizza poi la scuola di Sagakope in Ghana (sempre per i comboniani) e in seguito, una scuola a Zunto e la casa per vecchi soli e abbandonati a Zinviè, in Benin. Tra il 2004 e il 2005 gli Amici di Zinviè hanno acquistato una nuova jeep per la missione di Zinviè. A Koupela, in Burkina, è stata negli ultimi anni finanziata e attivata anche una Casa per bambini di strada, che si occupa di accogliere quei piccoli senza famiglia che sono purtroppo numerosi nella zona. E in fine la più recente "grande opera" portata a termine: in occasione del viaggio in Benin del marzo 2006, nel villaggio che ha dato nome al gruppo si posa la "prima pietra" del tanto desiderato Centro nutrizionale Amici di Zinviè, attraverso il quale le care suore camilliane della missione potranno combattere lo spettro della malnutrizione che in quelle zone colpisce la quasi totalità dei bambini compresi tra gli 0 e i 3 anni. La realizzazione richiede due anni, ma nel 2008 il Centro nutrizionale è completato e le prime foto possono essere già proiettate a dicembre con lo spettacolo "Cuore". Nello stesso anno comincia la realizzazione del primo pozzo a Zagnanado. Obiettivo raccolto è quello di costruirne uno per ogni villaggio della zona, in modo da garantire ad ogni abitante acqua sempre a disposizione; una risorsa primaria che in Africa è introvabile e costringe donne e bambini ad affrontare, quotidianamente, un cammino estenuante, chilometri percorsi a piedi, sotto la calura, per raggiungere il primo bacino potabile. In tre anni, ne sono stati costruiti tre, mentre altri due sono già in cantiere ed un altro, molto presto sorgerà anche in Burkina. Nel 2014, l'ultimo pozzo costruito giunge ormai in prossimità del deserto, raggiungendo anche quei villaggi creati al confine della civiltà. Nel triennio 2009-2011, viene portato a termine l'ampliamento del refettorio per i bambini della scuola dei Sassi Bianchi di Koupela e, con esso, l'anno dopo viene costruita una tettoia per riparare dal sole le madri in attesa dei bambini al termine delle lezioni. La scuola è sicuramente un'istituzione primaria per garantire un futuro agli uomini e donne di domani, così, sempre nel 2012, parte la realizzazione di una scuola anche a Zagnanado. Nel 2014, per l'orfanotrofio di Chourou iniziano i lavori per un refettorio nuovo. |